Cos’è lo spreco alimentare e dove avviene (in campo, a casa, al supermercato, alle mense)?
Lo spreco alimentare è quando una persona butta cibo che si può ancora utilizzare.
La prima fase della catena agroalimentare comprende quelle attività strettamente collegate alla coltivazione e alla produzione di beni agricoli. In tale segmento le perdite/sprechi di produzione sono maggiori per i prodotti freschi (frutta e verdura).Come sappiamo, esiste un problema strutturale di sovrapproduzione alimentare che in molti casi conduce all’eliminazione di cibi perfettamente commestibili prima ancora del loro accesso ai canali di distribuzione.
A casa lo spreco si verifica perché di solito acquistiamo prodotti che non utilizziamo e alla fine marciscono o si rovinano. Non solo a casa possiamo trovare sprechi ma anche nei supermercati e nei campi con lo stesso discorso…
Nei campi il contadino può perdere o sprecare i suoi prodotti senza accorgersene come quando i frutti non maturano abbastanza per essere utilizzati.
Al supermercato i clienti non comprano sempre tutto e questo porta allo spreco. Nelle mense scolastiche i ragazzi mangiano ciò che vogliono e buttano quel che non mangiano , quindi in quel momento sprecano e inquinano.
Nel nostro paese potremmo impegnarci per ridurre gli sprechi e aiutare le persone bisognose. Il cibo che non vogliamo invece che buttarlo (quindi sprecarlo) potremmo darlo alle persone povere che non hanno cibo.
Questa cosa viene permessa da una legge che è la legge Garda e questa legge ci permette di recuperare il cibo che non utilizziamo a scuola e di collaborare con la Caritas che si occupa del suo recupero e ridistribuzione dei cibi alle persone bisognose.
A cura di SofiaN, Giulia, Chiara, Valentina e Sayuri
Classe 2A
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