Siamo scesi in laboratorio con la professoressa Boscherini per iniziare un laboratorio di chimica sui cambiamenti di stato.
Appena entrati abbiamo visto due professori dell’Università di Firenze: ci siamo presentati e hanno cominciato a fare qualche domanda per capire cosa sapevamo.
Finite le domande abbiamo iniziato il nostro primo esperimento: la fusione del ghiaccio. Abbiamo usato un pentolino, la piastra, un termometro e chiaramente del ghiaccio. Abbiamo messo il ghiaccio nel pentolino e abbiamo acceso la piastra e abbiamo notato che la temperatura del ghiaccio non cambiava fino a che non diventava completamente liquido.
Nel secondo esperimento abbiamo visto che l’effetto della pressione sull’ebollizione dell’acqua. In questo esperimento abbiamo usato: pompa a vuoto, un recipiente con acqua e una piastra riscaldante e il termometro. Con la pompa a vuoto si abbassava la pressione a un valore inferiore (fino a due atmosfere) a quello normale e l’acqua bolliva prima, a temperature più basse. In quell’occasione ci hanno mostrato un diagramma che mostrava che i liquidi arrivano ad ebollizione prima se la pressione è più bassa.
Nel terzo esperimento abbiamo visto la sublimazione e il brinamento dello iodio puro. Abbiamo usato una piastra, dello iodio in una beuta coperta da un vetro con sopra del ghiaccio. Lo iodio, riscaldato, sublimava formava dei vapori violetti e raffreddandosi a contatto con il ghiaccio dei cristalli.
Nell’ultimo esperimento abbiamo visto che si può separare dal vino acqua e alcol con la distillazione frazionata ma solo al 95%. Abbiamo usato un distillatore e un miscuglio di acqua e alcol. Acqua e alcol evaporavano e poi condensavano in momenti diversi separandosi.
A cura di Mattia
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