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LA NOSTRA GITA AL QUIRINALE

13 Mar 2018

Il 7 Novembre 2017, la nostra classe, la 2 B, e la 2 A della Scuola Secondaria di Primo Grado Piero della Francesca si sono ritrovate di buon mattino alla Stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella per partire con il treno Freccia Rossa con destinazione Roma.

L’ingresso del Quirinale

Durante il viaggio in treno ci siamo scambiati impressioni e aspettative su questa nostra Capitale: qualcuno c’era già stato, mentre per qualcuno era la prima volta.
All’arrivo abbiamo subito notato i tanti militari che stazionavano e sorvegliavano le entrate e uscite della Stazione, quindi ci siamo incamminati verso il Quirinale, anche se i professori ci avevano detto che l’appuntamento era solo per le 11.
Quindi, sapendo che avevamo un po’ di tempo, abbiamo fatto qualche tappa, per vedere alcune delle tantissime chiese e fontane di Roma.

Usciti dalla stazione Termini e aggirato il Piazzale dei Cinquecento, ci siamo trovati davanti alle Terme di Diocleziano e alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, monumenti che però non abbiamo visitato.
Nei pressi c’è una rotonda con una fontana a tre piani con al centro una bellissima statua, e noi ci abbiamo girato intorno, per errore, perché non ci eravamo accorti che bisognava attraversare un poco più avanti.

Proseguendo per un tratto piuttosto lungo e un po’ in salita, siamo arrivati a Piazza delle Quattro Fontane e lì siamo entrati in una una chiesetta piena di affreschi e con una volta piuttosto strana.

Poco oltre, di fronte al lungo muro dei giardini del Quirinale, abbiamo incontrato anche un’altra chiesa, più grande e più decorata, che abbiamo visitato molto rapidamente perché stava per iniziare una messa. I professori ci hanno spiegato che si tratta di due chiese molto importanti per la storia dell’architettura barocca: la prima era San Carlino, opera del Borromini, e la seconda Sant’Andrea al Quirinale, progettata dal Bernini, che di Borromini fu concorrente.

Un meraviglioso lampadario in una sala del Quirinale

Un meraviglioso lampadario in una sala del Quirinale

Arrivati al Quirinale, prima di entrare, ci siamo fermati a fare merenda nella grande piazza, poi, dopo i controlli degli zaini e degli indumenti, abbiamo incontrato la nostra guida, un signore molto distinto e un po’ severo. Con la guida siamo partiti dalla prima sala: il Salone dei Corazzieri, la sala più grande e solenne dove vengono fatte le cerimonie e le udienze, fu costruito all’inizio del ‘600 e così è arrivato sino a noi con il maestoso soffitto e il pavimento in marmi di più colori; ha un portale con accesso alla cappella (che però quel giorno non era visitabile), le pareti sono affrescate e raffigurano le ambascerie che sono state ricevute nei secoli al Palazzo.
Poi siamo passati alla Prima sala di Rappresentanza che è il luogo dove il Capo dello Stato incontra gli ospiti, le pareti sono di colore verde e il soffitto è affrescato e ci sono otto scene della vita San Paolo con al centro un grande lampadario. Altre sale che abbiamo visitato sono state la Sala delle virtù, la Sala del Diluvio, la Sala delle Logge, la Sala dei Bussolanti, la Sala del Balcone. Particolarmente splendida la Sala degli arazzi di Lilla con grandi arazzi e lampadari preziosi.

La sala con le foto dei Presidenti: Pertini fra Cossiga (a sinstra) e Leone (a destra)

La sala con le foto dei Presidenti: Pertini fra Cossiga (a sinstra) e Leone (a destra)

Nelle ultime sale al piano terreno era presente una mostra temporanea di marionette siciliane (pupi), con oggetti scenici vari e macchinari, antichi e non, per produrre suoni della natura, come tuoni e pioggia.
Qui abbiamo incontrato un signore che, ci hanno poi spiegato, è un personaggio molto importante per la conservazione e diffusione del teatro tradizionale siciliano: si chiama Mimmo Cuticchio e ci ha fatto una breve lezione sul teatro dei pupi, che lui, essendo figlio di pupari, pratica fino da quando era bambino.
Prima di uscire siamo passati per un’ultima sala dedicata ai Presidenti della Repubblica che si sono susseguiti negli anni e per ciascuno c’è un grande ritratto fotografico. Ah, una cosa va precisata: non abbiamo incontrato il Presidente Mattarella, che quel giorno non era proprio nel palazzo (ed infatti sulla torretta non c’era la bandiera che ne indica la presenza).

La Fontana di Trevi, tutta bella ripulita

Usciti dal palazzo presidenziale, siamo scesi verso la zona più centrale e frequentata di Roma, fermandoci un po’ davanti alla famosissima e davvero splendida Fontana di Trevi. Però Il pranzo, che ci eravamo portati da casa, lo abbiamo consumato un po’ più avanti, all’obelisco del Pantheon. Dentro il Pantheon ci siamo andati solo dopo la pausa e il rilassamento. È davvero immenso, con colonne altissime, e dentro ci sono anche molti quadri e statue; ma la visita è stata interessante soprattutto per la grandissima cupola con il buco in alto che fa entrare la luce all’interno… ma non la pioggia.
Ultima fermata è stata in Piazza Navona, per l’acquisto di souvenir e gelato ma anche per la visita alla Chiesa di Sant’Agnese, con racconto e spiegazione sulle fontane che adornano la parte centrale della Piazza.

L’altare della Patria, l’ultimo monumento importante che abbiamo visto mentre tornavamo alla stazione

Il ritorno verso Termini è stato abbastanza lungo e anche un po’ faticoso.
Non ricordo tutto quello che abbiamo visto, ma certo sono rimasto colpito, come molti altri miei compagni, dall’Altare della Patria.

Tornati alla stazione abbiamo ripreso il treno Freccia Rossa per rientrare entro l’ora di cena alla stazione di Santa Maria Novella, dove ci attendevano i nostri genitori.
L’esperienza è stata per tutti, ragazzi e professori, molto istruttiva, in certi momenti davvero coinvolgente e certo molto divertente per la piacevole compagnia!

Sicuramente sono da ripetere uscite didattiche come questa! Samuele Casini 2B

Al seguente link è possibile vedere un breve video girato durante la nostra visita: https://drive.google.com/file/d/1i8O6r7_JdpKjULoAO2AcIuxMmEJwPpL5/view?usp=drive_web


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